martedì 17 giugno 2014

#SiParte!

Ebbene sì: alla fine mi sono deciso ad aprire questo blog.
Pur non essendo io un giornalista di professione, proverò a fare del mio meglio attraverso questo splendido strumento di comunicazione LIBERA al fine di apportare un mattoncino alla causa dell'informazione che, oggi, in Italia soffre terribilmente.

E non perché lo dico io.

Conoscete Freedom House?
È un'organizzazione non governativa internazionale fondata nel 1941, con sede a Washington, che si occupa di ricerca e sensibilizzazione su temi importantissimi quali democrazia, libertà politiche e diritti umani.
Essa pubblica ogni anno un rapporto che valuta il grado di libertà democratiche percepite in ciascun paese e che viene anche utilizzato come indicatore da diverse ricerche di scienza politica.

Bene.

Sapete cosa riporta il rapporto 2014 riguardo il nostro paese?

Secondo il rapporto del 2014 di Freedom House
( http://www.freedomhouse.org/sites/default/files/Global%20and%20regional%20tables.pdf ) , l'Italia è al 68° posto nella classifica della libertà d'informazione, al pari della Guyana e dietro nazioni come Israele, Cile, Namibia e, udite udite, Corea del Sud. Siamo classificati come un Paese SEMI-LIBERO.

Ecco perché in una situazione del genere, tutti noi dobbiamo metterci sull'attenti. Capire quale difficile momento storico e politico stiamo attraversando e, inevitabilmente, rimboccarci le maniche.

Ho deciso di dare questo nome al blog, #HashtagRevolution perché credo che l'hashtag sia un po' come la parolaccia: permette di veicolare un concetto rapidamente, di catturare l'attenzione e, spesso, di incuriosire. Perché la curiosità quando si pretende di fare informazione è tutto.

Un cittadino informato è un cittadino sovrano.

Perciò, buon lavoro a me e buona lettura a voi, consapevole che solo le critiche, i commenti, le discussioni su ogni singolo argomento potranno permettere a ciascuno di noi di crescere. Per migliorare tutti assieme questo nostro splendido, ma stuprato, paese.

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