mercoledì 6 agosto 2014

#AttentiAlGufo

È ufficiale: gli 80€ altro non sono stati che un mero e limpido voto di scambio.
Infatti, nonostante gli slogan da bonaccione ammiccante di Renzi (che si era spinto a pronosticare un +1% entro fine del 2014 non si sa su quali numeri e quali basi), oggi l'ISTAT ha confermato che l'Italia è in piena recessione con un calo del PIL del -0,2% su base trimestrale e del -0,3% su base annuale.

Saranno gufi anche quelli dell'ISTAT (considerando che i vertici se li sono scelti loro)?

Il vero dramma, che da mesi in pochi proviamo a raccontare, è che non ci saranno slogan che salveranno il paese dalla manovra correttiva che arriverà questo autunno. Si parla di una manovra che oscillerà tra i 20 e i 30 miliardi.

Dove troverà i soldi il Governo Renzi? Dall'aumento delle tasse già esistenti (si prospetta un nuovo aumento dell'IVA ad esempio), all'immissione di nuovi balzelli fino ad un prelievo forzoso dai conti correnti di un paese che, come confermato oggi dall'ISTAT, è già alla fame totale.

Numeri che confermano la fumosità e il navigare a vista del Governo più tragicomico degli ultimi 20 anni, che inanella figuracce a raffica come accaduto pochi giorni fa per i cosiddetti "quota 96" e come dimostrato dalle continua critiche dei tecnici della Ragioneria di Stato e del commissario per la Spending Review Cottarelli, che sta spingendo questo paese sempre più nel baratro attraverso l'abuso indiscriminato della decretazione d'urgenza e della questione di fiducia. Impedendo, con tali strumenti, il dibattito e la dialettica parlamentare, annullando i diritti delle opposizioni e dei cittadini che esse rappresentano, riducendo invece il Parlamento a mero agente ratificatore dell'azione di Governo.

Tutto ciò mentre Renzi incontra ancora una volta in gran segreto il condannato B., sotto lo sguardo vigile e l'egida di Re Giorgio, al fine di portare a termine il disegno di Stato autocratico che ufficializzerà e legittimerà l'arrogante autocrazia messa in mostra in questi mesi.

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